Pentoloni stellari

Ricette fisiche per elementi chimici

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Quando 

24 ottobre - 4 novembre
ore 10:00-18:00

Dove 

Museo di Storia Naturale Giacomo Doria
Via Brigata Liguria, 9

Età consigliata 

Da 8 anni

Tipologia e disciplina 

Laboratorio
Astrofisica, cosmologia e spazio

  • Cosa
  • Dove
Pentoloni stellari
Nel 1869, quando Mendeleev propose la sua classificazione degli elementi chimici, ignorava del tutto dove si fossero formati. È noto che l'energia delle stelle deriva proprio dalla conversione di un elemento chimico - l’idrogeno - in un altro più pesante, l’elio. Al bruciamento dell'idrogeno (al lavoro nel nucleo del Sole e nella maggior parte delle stelle nell'Universo), segue la fusione di nuclei di elio in un nucleo di carbonio. Se questa reazione non avvenisse in modo risonante, la vita a noi nota non si sarebbe potuta sviluppare: la nostra biologia si basa, infatti, sul ciclo del carbonio. All'approssimarsi delle fasi evolutive finali, nelle stelle massicce - con una massa circa 10 volte più grande di quella del Sole - vengono prodotti elementi sempre più pesanti, fondamentali per la vita dell'uomo come l'ossigeno, il magnesio, il silicio e il ferro. Per produrre elementi ancora più pesanti, tuttavia, servono i neutroni, che si trovano in abbondanza solo in due ambienti stellari. Il primo è rappresentato dalle stelle di piccola massa durante la loro fase da giganti rosse, su un tempo scala di centinaia di migliaia di anni. Il secondo è argomento di grande dibattito scientifico e riguarda la fase esplosiva di stelle singole, le supernovae, oppure la fusione di due stelle di neutroni in un sistema binario. È strabiliante come tutti gli elementi chimici pesanti siano stati creati in condizioni così differenti e uniche. L'appassionante laboratorio illustrerà come e dove si sono formati gli elementi chimici più noti ma anche quelli sconosciuti come lo stronzio, alla base dei fuochi artificiali, l'indio, necessario per costruire i touchscreen dei nostri cellulari, o l'erbio, senza il quale non avremmo fibre ottiche veloci.

A cura di

INAF - Osservatorio Astronomico d'Abruzzo

Museo di Storia Naturale Giacomo Doria
Via Brigata Liguria, 9