Gli scarti del riso per purificare l'acqua

Il laboratorio si inquadra nell'ambito del progetto europeo Life LIBERNITRATE, sviluppato nel territorio della Ribera Alta (Spagna), che vede come partner l'Universitą di Genova. Affronta da un duplice punto di vista alcuni problemi ambientali: da un lato l'inquinamento del suolo e delle acque superficiali da parte dei nitrati, dall'altro l'inquinamento atmosferico causato dalla combustione incontrollata dei residui della coltivazione del riso. I nitrati sono sali derivati dall'azoto: a basse concentrazioni si trovano naturalmente nell'acqua e nel suolo. Tuttavia, il loro uso eccessivo come fertilizzanti chimici, anche nelle risaie, ha portato all'aumento dell'inquinamento delle acque sotterranee, mentre la combustione della paglia rimasta nei campi dopo la raccolta del riso genera il rilascio di sostanze dannose. Il processo con valenza “circolare” prevede la combustione controllata della paglia di riso per ottenere ceneri ricche di silice, con le quali saranno realizzati filtri adatti a ridurre la concentrazione dei nitrati nelle acque reflue delle risaie. Allo stesso tempo, ciņ ridurrą il consumo di energia negli impianti tradizionali di trattamento dell'acqua e le emissioni di CO2 in atmosfera, dovute alla combustione incontrollata. Il progetto prevede lo sviluppo di un impianto pilota nel comune di Alginet (Spagna), dove verranno installati i prototipi e i laboratori di produzione dei filtri. Il laboratorio guida il pubblico alla scoperta di questa iniziativa, promuovendo una consapevolezza della problematica, presente non solo nell'area di studio, ma anche in regioni italiane come Piemonte e Lombardia. Permette, inoltre, di diffondere il valore della conversione e riutilizzo dei rifiuti.