Microalghe... e dintorni

Per la produzione di superfood, integratori alimentari e cosmetici

Incontro con Franco Antoniazzi, Vincenzo Fogliano, Patrizia Perego
Voglio partecipare

Quando 

il 25 ottobre, alle 18:00

Dove 

Palazzo Ducale, Cisterne
Piazza Matteotti, 9

Età consigliata 

Da 14 anni

Tipologia e disciplina 

Incontro
Scienze della vita

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
Microalghe... e dintorni
In natura esistono migliaia di specie microalgali ma solo alcune possono essere impiegate nell’alimentazione umana. Perché usare come cibo questi organismi unicellulari capaci di fotosintesi? Le motivazioni sono molte: dall’elevato contenuto di proteine in Arthrospira platensis - la Spirulina - fino all’alto apporto di vitamine e acidi grassi essenziali (PUFA) di Chlorella vulgaris. Inoltre, le microalghe rappresentano una fonte di nutrienti facilmente ottenibile attraverso la crescita in sistemi chiusi (fotobioreattori) o in bacini aperti (open pond). Dotati di capacità fotosintetica, questi organismi possono impiegare l’anidride carbonica dell’aria per la crescita, contribuendo alla riduzione dell’effetto serra e, poiché coltivati anche in zone non utilizzabili per la crescita di altre specie vegetali, non competono con il settore food tradizionale. Le microalghe coltivate vengono quindi raccolte ed essiccate, per essere poi polverizzate e utilizzate nella preparazione di integratori alimentari e prodotti di uso comune come bevande, pasta, pane e biscotti o, in alternativa, per l’estrazione e il recupero green di molecole di interesse ad alto valore aggiunto. Nessuna competizione con altre risorse alimentari, riutilizzo di superfici non coltivabili, limitata richiesta di acqua rispetto a colture tradizionali, produzione tutto l’anno ed elevata velocità di crescita: questi sono alcuni dei vantaggi della coltivazione di microalghe a scopo alimentare e non solo.

A cura di

Università degli Studi di Genova - Dipartimento di Ingegneria Civile Chimica e Ambientale

In collaborazione con

Universidade de São Paulo - Brasile., Universidade Federal Rural de Pernambuco - Brasile.

Franco Antoniazzi è professore di Tecnologia Alimentare presso le Università di Genova, Parma e Piacenza. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, è stato direttore Ricerca e Sviluppo di diverse aziende alimentari italiane tra le quali Bauli, Motta, Alivar, SME Ricerche, Star, Parmalat e Soremartec del Gruppo Ferrero. Consigliere Scientifico per il settore agroalimentare del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica di Roma dal 1993 al 1999, attualmente è consulente tecnico di aziende alimentari e dolciarie con sede in Italia e all’estero.

Vincenzo Fogliano si occupa di Scienza degli alimenti dal 1993, anno in cui inizia la sua carriera all'Università di Napoli Federico II. E' stato professore di Biochimica poi di Chimica degli Alimenti e Alimenti funzionali. Nel 2013 si trasferisce nei Paesi Bassi per lavorare all’Università di Wageningen, la prima del mondo nel settore della scienza degli alimenti. Dirige il gruppo di Food Quality Design che si occupa della ricerca alla base dello sviluppo di alimenti innovativi in particolare di quelli salutistici. E' Editor in Chief della rivista Journal of Functional Foods e autore di oltre 300 pubblicazioni sulle principali riviste scientifiche del settore. Dal 2013 è l’unico italiano citato ininterrottamente nella classifica ISI denominata “Highly Cited Researchers” per il settore agroalimentare.

Patrizia Perego è professore di Impianti Chimici, presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Genova. Insegna Impianti e Processi dell'Industria Alimentare alla Laurea Magistrale di Ingegneria Chimica e di Processo.E' coordinatrice e responsabile scientifico di diversi progetti di ricerca finanziati da enti pubblici e importanti compagnie industriali. È coinvolta in attività di collaborazione con diversi gruppi di ricerca internazionali. Autore di oltre 300 articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali e su atti di congressi internazionali e nazionali e alcuni brevetti. Coordinatrice del gruppo di ricerca “Food Engineering” che si occupa delle tematiche inerenti alla valorizzazione di biomasse.

Palazzo Ducale, Cisterne
Piazza Matteotti, 9